Piogge di reclami negli USP: funziona l’algoritmo?

In un avviso pubblicato qualche giorno fa dall’USR Lombardia si legge che moltissimi reclami e diffide si sono abbattuti sull’USR meneghino in relazione agli incarichi a t.d. conferiti al personale docente ed educativo dalle Graduatorie Provinciali per le Supplenze. 

Questo avviso è utile per capire quali possono essere i motivi per cui un docente non ottiene la nomina a tempo determinato cui aspirava.

Le principali lamentele riguardano due situazioni:

1- Gli aspiranti sostengono di essere stati superati da docenti in posizione inferiore o con un punteggio notevolmente più basso durante la nomina.

2- Gli aspiranti affermano di non aver ricevuto alcuna nomina o di aver ricevuto una nomina diversa da quella a cui avevano diritto.

Per quanto riguarda la prima situazione, l’USR spiega che alcuni candidati in posizione inferiore potrebbero beneficiare di priorità in base alla Legge n. 104/1992 o alla Legge n. 68/1999, a seconda dei casi, che prevedono benefici per candidati con esigenze speciali o riservisti. Questi candidati possono avere diritto a scegliere le sedi con priorità rispetto ad altri, o possono essere destinatario di posti accantonati.

Per la seconda situazione, si sottolinea che le nomine dipendono dalle preferenze espresse dai candidati. Se un candidato non inserisce nelle sue preferenze le sedi lasciate libere dai candidati che lo precedono nella graduatoria, il sistema lo considera rinunciatario per quella classe di concorso, impedendo ulteriori nomine.

Inoltre, si specifica che le sedi che diventano disponibili in fasi successive non saranno assegnate ai candidati già superati. Il sistema ripartirà dall’ultimo candidato individuato per ciascuna classe di concorso.

Tali chiarimenti forniscono spiegazioni veritiere per certa casistica, tuttavia ci preme sottolineare come Gilda degli Insegnanti che l’algoritmo è un sistema accettabile solo a determinate condizioni, che non sono mai state rispettate finora, in primis la pubblicazione delle sedi disponibili sulla base delle quali indicare le 150 preferenze. È importante che il processo sia trasparente e che gli aspiranti siano adeguatamente informati su come funzionano le assegnazioni per garantire una procedura equa e senza ambiguità.

La Gilda continua quindi a chiedere al MIM che le nomine da GPS tornino ad essere effettuate in presenza.