Ritorno al doppio canale di reclutamento e aumento percentuale assunzioni, la posizione della Gilda
La Federazione Gilda Unams è stata ascoltata nella mattinata odierna in audizione dalla VII Commissione Cultura e Istruzione del Senato, nell’ambito dell’iter di conversione in legge del decreto-legge del 5 aprile 2025, che contiene misure urgenti per l’attuazione del PNRR nel settore scolastico per l’anno 2025-2026.
Durante l’incontro, la Gilda degli Insegnanti ha presentato un’approfondita analisi delle criticità del provvedimento, soffermandosi in particolare su alcuni articoli chiave: dalla riforma degli Istituti Tecnici al sistema di reclutamento, passando per il welfare studentesco, la parità scolastica, la lotta al disagio giovanile e l’internazionalizzazione degli ITS Academy.
La riforma dell’Istruzione Tecnica rischia di sacrificare la formazione culturale e civile degli studenti
‘Pur riconoscendo alcune misure positive, riteniamo che il provvedimento necessiti di una revisione profonda’, ha dichiarato il coordinatore nazionale Vito Carlo Castellana. ‘Un esempio su tutti è la riforma dell’Istruzione Tecnica che, senza strumenti concreti a supporto, rischia di trasformarsi in un percorso orientato esclusivamente al mercato del lavoro, a scapito della formazione culturale e civile degli studenti’.
Il Welfare
Sul fronte del welfare studentesco, la Gilda accoglie con favore l’incremento dei fondi – 137 milioni di euro per il 2025 e 139 milioni per il biennio successivo – ma sottolinea che si tratta ancora di risorse modeste rispetto al reale fabbisogno. Inoltre, la misura resta confinata al solo ambito dei libri di testo, senza estendersi ad altre voci fondamentali come mensa, trasporti e materiali didattici. ‘È solo una tessera di un mosaico più ampio – osserva Castellana – servono interventi strutturali per contrastare davvero le disuguaglianze educative’.
Anche l’articolo 8 del decreto, che affronta la prevenzione del disagio giovanile, viene considerato un passo nella giusta direzione, in quanto riconosce il ruolo della scuola e dei docenti come presìdi educativi e di supporto. Tuttavia, le risorse stanziate – appena 1 milione di euro nel 2025 – vengono giudicate insufficienti per un’azione efficace e diffusa. ‘Senza il coinvolgimento di figure professionali come psicologi ed educatori – avverte Castellana – l’impatto sarà minimo’.
La lotta al precariato: rilancio del doppio canale di reclutamento e aumento della quota di assunzioni
Infine, la Gilda ribadisce una delle sue battaglie storiche: la lotta al precariato. Viene rilanciata la proposta del doppio canale di reclutamento e l’aumento della quota di assunzioni stabili oltre l’attuale limite del 70%, per valorizzare le professionalità già in servizio e ridurre il ricorso ai contratti a termine. ‘Le riforme si costruiscono con chi vive la scuola ogni giorno – conclude Castellana – non con misure spot. Se non si restituisce alla scuola il suo ruolo costituzionale di formazione della persona, crescita democratica e riscatto sociale, essa continuerà a perdere credibilità come istituzione’.
FONTE: “Scuolainforma”
ARTICOLO DI: Luigi Rovelli
23/4/2025