Dimensionamento della rete scolastica per l’anno 2024/2025 in Veneto, quale futuro?

La giunta regionale ha approvato la delibera di dimensionamento della rete scolastica per il 24/25 sulla base delle Linee guida regionali, di concerto con l’Ufficio scolastico regionale per il Veneto.

La riorganizzazione del sistema scolastico, richiesta dal PNRR ai fini del contenimento della spesa, si è conclusa con decreto del Ministero dell’Istruzione e del merito, d’intesa con il Ministero dell’economia, e ha previsto il riconoscimento al Veneto, per l’anno scolastico 2024-2025, di 560 autonomie a fronte delle 592 attuali. Si avranno quindi 32 istituti in meno, entro due anni il numero salirà a 42, si passerà a quindi 550 autonomie.

Per l’assessore regionale all’Istruzione Elena Donazzan, «Non una penalizzazione, ma un efficientamento dell’offerta formativa che ha puntato sulla razionalizzazione dei dirigenti scolastici ed amministrativi, lasciando spazio di autonomia alla Regione nel mantenimento di punti di erogazione del servizio in luoghi disagiati». Continua Donazzan: «il nostro piano di dimensionamento si può definire molto “leggero” perché ci siamo attivati da tempo, sin dal 2010-2011 quando abbiamo messo in atto un poderoso piano di dimensionamento, realizzando delle aggregazioni di scuole, motivo per cui oggi in Veneto si riduce solo di 32 autonomie».

Resta di fatto che ci troveremo ad avere degli Istituti Comprensivi e di II Grado con 1400-1500 alunni e più, a discapito dell’organico ATA, ma, a lungo andare, anche a quello dei docenti, senza considerare l’impatto negativo che avrà la denatalità nei prossimi anni.

Scuole enormi, dove sarà più difficile garantire la qualità dell’insegnamento e la democrazia negli organi collegiali. Ma tant’è, i tagli continuano a carico della scuola, così come anche l’aziendalizzazione della pubblica istruzione.

Qui sotto le tabelle sul dimensionamento in Veneto.